È probabile che molti ricorderanno questa collezione come “quella delle Crocs con i tacchi a spillo”…
…ma secondo me sarebbe interessante aggiungere anche una piccola postilla per i posteri: “questo è ciò che siamo diventati”, con la libertà di interpretare la frase come timorosa domanda oppure come una sentenza provocatoria sui tempi che corrono.
CLONES =cloni: questo è il titolo della collezione primavera estate 2022 firmata da Denma Gvasalia per Balenciaga. In 44 look, dove il colore predominiate è il nero, con piccole concessioni su giallo, rosso e stampe floreali, Denma Gvasalia ci ha presentato quella che si può definire un epilogo/antologia di questi 6 anni di mandato come direttore creativo per Balenciaga.
C’è davvero tutto: l’ossessione per lo streetwear con un esplicito invito all’upcycling, i tailleur dalle linee affilate, i volumi over, la collaborazione con Crocs (aggiornata con la versione “tacco a spillo”), l’iconica borsa hourglass in versione over e un piccolo teaser sulla sua prima collezione couture, che dopo 1 anno di rinvio è pronta per l’attesismo debutto il prossimo luglio.
Altri elementi ricorrenti nella narrativa di Denma Gvasalia per Balenciaga sono la tecnologia, intesa come veicolo di comunicazione primario, e la satira sui tempi che corrono.
Dopo la collezione autunno/inverno 2021 presentata sotto forma di videogioco, Denma Gvasalia sceglie di utilizzare la tecnologia come chiave di lettura della nuova collezione ss2022: il volto della modella/musa e amica Eliza Douglas è stato infatti riprodotto (grazie alle moderne tecnologie) su quella di tutti i modelli in passerella, creando appunto un alienante mini esercito di cloni. La sfilata si svolge in un non luogo completamente bianco, dove il pubblico è composto da diversi personaggi tipici dell’universo Balenciaga, vestiti in nero (con diversi capi dalle collezioni precedenti) e impenetrabili occhiali scuri.
Cloni gli abiti, clone chi l’indossa
Il messaggio della collezione ci viene cortesemente esplicitato all’inizio del video:
Balenciaga ss 2022: clones
“Vediamo il nostro mondo attraverso un filtro perfezionato, pulito, omologato, photoshoppato.
Non decifriamo più [le differenze] tra il non-editato e l’alterato, tra il genuino e il contraffatto, il tangibile e il concettuale, realtà e finzione, il fake dal deepfake.
La tecnologia crea realtà e identità alterate, un mondo di cloni digitali”
A ribadire il concetto arriva la seconda parte dal The Hacker Project tra Balenciaga e Gucci.

Mentre Alessandro Michele si era appropriato del logo, delle silhouette e degli accessori Balenciaga per la sua collezione GUCCI ARIA (dove stampe floreali e le doppie GG hanno preso il posto della B di Balenciaga)…
…qui Denma restituisce il favore in egual misura, concedendosi anche riferimenti all’arte surrealista, con quella frase “This is not a Gucci bag”, che ricorda la celebre “Ceci n’est pas une pipe” dal quadro del 1929 “Il tradimento delle immagini” di René Magritte.
Tutti dei “genuine counterfits”, come li definisce Denma Gvasalia (“falsi genuini”)
Denma vuole costringere l’osservatore (attento) a mettere in discussione l’autenticità di ciò che vede e acquista: a chi importa veramente chi sia a produrre l’oggetto attualmente di moda, se ciò che conta è solo dimostrare di essere al passo con il trend stesso?
Che volendo è anche una delle logiche su cui si basa il fast fashion.
Se la filosofia di Denma Gvasalia potrebbe trovarsi a suo agio in una mostra d’arte contemporanea, i suoi prodotti si trovano a loro agio nelle case dei tanti fashion victims che probabilmente non si faranno mai le stesse domande del designer. I soldi dei fashion victims però andranno al sicuro nelle casse del colosso Kering, quindi questo bizzarro equilibrio resterà in voga ancora per un bel po’.
Resta da vedere se con l’arrivo della collezione couture, Denma Gvasalia ci presenti un nuovo e diverso aspetto della sua estetica per Balenciaga (che approderebbe così sui red carpet internazionali, attirando ulteriore attenzione mediatica e anche una diversa nicchia di clienti): le felpe vendono, ma non sarebbe male vedere anche altro.
Non solo filosofia, non solo Crocs: cosa ricorderemo di questa sfilata:

#1 LA FELPA CON I SIMPSON IN LOOK BALENCIAGA

#2 LA TUTA DA CASA, VERSIONE BY NIGHT
confort e eleganza post pandemia.

#3 I NON-POINS
La stampa di questo abito leggerissimo è composta da miniature dei best seller di Balenciaga!
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