It’s an Amina Muaddi’s world and we are just living in it!
Ti rendi conto di avere un’ossessione quando all’aggettivo flared (= a zampa/ a campana) non associ più i famosi pantaloni anni’70, ma il tacco scultura di Amina Muaddi.
Un’ossessione del tutto sana, che si basa su una profonda ammirazione coltivata nel tempo: ecco perché ritengo sia giusto inaugurare questa nuova rubrica “SUGAREAL loves…” con i design di una creativa con cui è stato amore a prima vista. Ladies & gentleman, Amina Muaddi.


Colori accessi, dettagli olografici, applicazioni preziose (come piume o cristalli Swarovski) e quell’inconfondibile tacco svasato: ad oggi è impossibile non aver notato le creazioni di Amina Muaddi nei feed moda di Instagram, tra le pagine dei magazine di settore o nelle boutique più esclusive.
In meno di 2 anni (il brand è nato nell’autunno 2018) le scarpe di Amina Muaddi sono diventate un must have per le trend setter e fashion lover di tutto il mondo. Un grande successo commerciale a cui si accompagnano di pari passo le lodi della critica di settore, che le sono valse il riconoscimento come Lauch of the Year (2018) e Designer of the Year (2019) ai Footwear News Achievement Awards. #talent

Un successo in continua ascesa
Dalle persone comuni alle influencer di moda come Tamu McPherson e Chiara Ferragni, dalle celebrity internazionali come Rihanna alle top model come Rosie Huntington Whiteley, fino ai reali come Rania di Giordania: il messaggio è chiaro, nessuno è immune al fascino delle creazioni di Amina Muaddi.
La stessa Rihanna ha dimostrato un profondo apprezzamento per la shoe designer, prima indossando regolarmente le sue creazioni in diverse occasioni (dalle più mondane alle più quotidiane) e poi rendendole parte integrante dei suoi progetti imprenditoriali. Le scarpe Amina Muaddi sono infatti un ospite fisso dei fashion show Savage Fenty, mentre lo scorso luglio ha debuttato l’attesissima capsule collection Amina Muaddi x FENTY (andata sold out in pochissimi giorni) composta da una selezione di graffianti sandali alti stringati e mules con tessuti mesh.
Amina Muaddi x FENTY Amina Muaddi x FENTY Amina Muaddi x FENTY
Il DNA delle calzature Amina Muaddi
Ma perché piace così tanto?
Sentir parlare di It-shoes o It-bag è all’ordine del giorno nel mondo della moda: ogni stagione, ogni anno emerge sempre un particolare accessorio che diventa estremante popolare in poco tempo; la sua desiderabilità vola alle stelle, per poi implodere su sé stessa alla stessa velocità con cui era nata, per essere sostituito prontamente dal prossimo “oggetto del desiderio”.
I pochi accessori che riescono a resistere all’imprevedibilità di questo ciclo dimostrano un DNA fatto per durare nel tempo, guadagnandosi così un posto nell’Olimpo dei “classici intramontabili”.
Sono fermamente convinta che le scarpe di Amina Muaddi portino con sé questo tipo di DNA: la stessa designer in varie interviste ha più volte sottolineato il desiderio di creare qualcosa che le sue clienti potessero custodire per lungo tempo e sfoggiare in diverse occasioni.
Questi nuovi classici coniati da Amina Muaddi includono secondo me 3 modelli, che oltre ad essere i miei preferiti, coincidenza vuole siano anche quelli più apprezzati a livello popolare:
1-le décolleté slingback BEGUM (diventate iper famose nella versione in PVC trasparente, una moderna scapa da Cenerentola)

2-Il sandalo gioiello GILDA
Amina Muaddi’s shoes
3- il sandalo mules Lupita, proposto in diverse finiture (raso, pelle o PVC)
Il design scelto da Amina Muaddi è un fresco mix tra classico e moderno, dove materiali e texture diverse si combinano per creare qualcosa di nuovo e desiderabile. Lo sviluppo del tacco scultura è invece la dimostrazione concreta che il suo processo creativo mette al centro la donna di oggi, che cerca sì il glamour ma non vuole sacrificare il comfort.

“I love vintage looking flared, chunky heels but they don’t look as refined as stiletto heels do […] So, I thought of taking the body of a stiletto heel and ending it like a massive flared heel. I wanted to make a feminine heel that looked fresh and didn’t sacrifice our comfort.”
Amina Muaddi per Emirates Woman
Il range di prodotti accontenta gli stili più audaci e aggressivi quanto quelli più classici e minimalisti: in altre parole ce n’è per tutti.
Almeno sulla carta…perché nella realtà mettere le mani su un paio di scarpe Amina Muaddi è una vera impresa, nonostante la vasta rete di retailer selezionati (sia fisici che online).
(Psst: gli amici bresciani in ascolto saranno felici di sapere che la boutique One-Off [Via Antonio Gramsci, 23 – Brescia] è uno dei retailer autorizzati!).
Infatti, in contrasto con le consuetudini del settore, Amina Muaddi ha scelto di seguire un proprio calendario di vendita, basato su lanci contingentati di capsule collection legate alla stagionalità e/o collaborazioni esclusive. La presentazione ai buyer arriva quasi a ridosso di quella al pubblico, che attraverso Instagram può pregustare l’appeal di ogni nuova collezione poco prima della messa in vendita.
Con un’offerta calibrata e una domanda in continua ascesa il “sold out” è quasi garantito: una strategia nata per soddisfare il cliente nel momento in cui desidera ciò che gli viene mostrato (e non sei mesi dopo come avviene di norma), ma soprattutto per preservare l’unicità del prodotto (qualità e sostenibilità).
E quando si parla di qualità possiamo gonfiare il petto di orgoglio, perché benché la designer sia di base a Parigi, la produzione è tutta italiana (infatti le scarpe sono prodotte interamente a Parma).
About the designer: formazione internazionale e occhio cosmopolita
Le sue origini sono un mix tra Romania e Giordania, la sua formazione è italiana, la residenza attuale è parigina, mentre il suo curriculum è costellato di importanti esperienze internazionali nell’alta moda. In questi giorni si fa un gran parlare di “Emily in Paris”, ma io farei carte false per una serie tv/documentario sul percorso di Amina Muaddi!

L’amore per la moda, sviluppato fin dall’infanzia grazie all’ammirazione per la madre e alla suggestione delle famose riviste di settore, l’hanno portata a Milano dove ha studiato comunicazione della moda all’Istituto Europeo di Design per poi lavorare presso alcune redazioni Condé Nast (L’Uomo Vogue, GQ USA). L’interesse crescente per il mondo delle calzature l’ha incoraggiata a prendersi del tempo per studiarne l’aspetto artigianale nella Rivier del Brenta, il rinomato distretto calzaturiero italiano, da cui poi è nata nel 2013 l’avventura di Oscar Tiye, marchio di lusso di cui è stata co-fondatrice per 5 anni. Nonostante il successo del brand ha scelto di lasciare tutto per creare qualcosa che fosse suo al 100%. Dopo essersi trasferita a Parigi ed aver consolidato collaborazioni importanti come quella con la maison Alexandre Vauthier, per la quale disegna ancora oggi la linea di calzature, eccola pronta a lanciare il suo brand omonimo. Il resto è storia, una bella storia che spero continui ad arricchire nel tempo.
Non solo scarpe: in arrivo le AMINIS, le minibag di Amina Muaddi
Se vistate già innamorando dell’universo Amina Muaddi, sarete più che felici di sapere che la linea prodotti è in espansione: assieme alla collezione di scarpe autunno inverno 2020/2021 in arrivo a fine ottobre, farà il suo debutto anche la prima linea di borse disegnate dalla stilista, le AMINIS. Dagli spoiler su Instagram, queste minibag dalla forma squadrata ed essenziale con maniglia gioiello promettono già di diventare l’accessorio cult di ogni party girl.