Veja: le sneakers definitive (e sostenibili!)

Dal 2005, Veja produce sneakers eco-sostenibili con materie prime tracciabili

La settimana della fashion revolution è finita, di mezzo abbiamo avuto pure gli eccessi del MET Gala, ma nel frattempo io ho voluto lavorare nell’ombra alla ricerca di un brand che ci ricordasse che la rivoluzione del mondo della moda la si fa tutti i giorni. Non una settimana all’anno.

Ho scoperto Veja per caso, grazie a Garmentory, sito di shopping online che funge da grande calderone per realtà emergenti e contemporanee. Mi sono subito interessata a quello che vendevano perchè le indosso ogni giorno e ciclicamente le consumo e le ricompro: le sneakers! Solitamente bianche, con un qualsivoglia logo colorato, le sneakers sono il simbolo della nostra generazione e volendo anche un po’ del consumismo visto quante ne abbiamo nel guardaroba e quante ne abbiamo indossate negli anni. Quindi non pensavo di trovare qualcosa di VERAMENTE sostenibile a trecento sessanta gradi.

Il consiglio che mi sento di darvi, prima di buttarvi nello shopping più sfrenato, è di fare un salto nella sezione “Project”.
Troverete un menù dettagliato che vi permetterà di scoprire tutto su Veja. Dall’origine delle materie prime alla descrizione delle difficoltà che hanno riscontrato i fondatori nel creare un prodotto sostenibile ma che avesse anche un prezzo accessibile.

Partendo dalle materie prime, trovate due capitoli dedicati rispettivamente al cotone ed alla gomma, dove si parla della provenienza di questi due prodotti indispensabili e del rapporto diretto che esiste tra il marchio Veja e i piccoli produttori, con i quali viene stipulato un contratto che permetta loro di garantire il sostentamento dei dipendenti e delle loro famiglie. C’è persino una mappa dove sono indicati i luoghi precisi di provenienza di queste materie prime.

Lo sapete che hanno un modello di sneakers ottenute dalle bottiglie di plastica riciclate? Si chiama B-MESH.

Addirittura la logistica di Veja è gestita da un’associazione che si occupa di reintegrare in società individui vulnerabili insegnando loro un lavoro.

Ma la cosa che personalmente ho apprezzato di più è il capitolo “Limits”.

Come avrete intuito dal titolo, qui si parla esattamente dei limiti del prodotto e delle difficoltà riscontrate nella scelta dei materiali e nelle decisioni che riguardano la produzione delle scarpe stesse.

Per esempio, si parla del fatto che non tutto ciò che viene utilizzato per produrre le scarpe è tracciabile (vedi il metallo per gli occhielli), dei limiti di natura economica riscontrati nell’utilizzare pelle colorata con colori 100% vegetali.
Trovate anche un’interessante discussione sulla certificazione “Fair trade”, ma non voglio spoilerarvi oltre, vi consiglio davvero di leggere qualcosa di più su Veja perchè non è da tutti mettere nero su bianco anche questo lato del prodotto che si vende.

Ci sono modelli per tutti i gusti, qui vi presento i tre che ho scelto per voi!

Cosa state aspettando? Questo è shopping online!
(da leggere come “Questa è Sparta!”)

via GIPHY

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phranci

I take photos

Quando non lavoro in laboratorio mi si trova dietro la macchina fotografica o a fare shopping online! Lo sfondo del mio cellulare dice "Stay hungry. Stay sereno", che significa "Sii curioso e non farti prendere dal panico".

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