L’Epifania tutte le feste si porta via. E in un soffio il Natale se ne va. Sì, perché Natale è così: lo attendi per due mesi, addobbi la casa, il giardino, la macchina, il garage dei vicini, jingle bells jingle bells… ed è un attimo che Mariah è tornata a riposare in freezer. Del Natale resta solo qualche triste panettone ammaccato a 0,99 nell’angolo delle offerte del supermercato. E gli addobbi da disfare. E la mostarda in frigo, che resterà lì fino a marzo probabilmente. E tre o quattro chili sulla pancia (di Luca). A ciò aggiungiamo anche il ritorno alla vita quotidiana, il rientro al lavoro, il sole che tramonta alle quattro del pomeriggio, la nebbia, il freddo… praticamente siamo a metà gennaio e ho già voglia di spararmi nelle ginocchia.
Ma niente paura! Il vostro Principe preferito ha pensato alla ricetta giusta per rimettere insieme ogni cosa! Un arrosto conviviale, facilissimo da preparare perché si usa la carne già affettata per non aggiungere stress allo stress, che si mangia insieme per combattere la solitudine, che è ricco di verdure di stagione per mangiare con gusto senza appesantirsi troppo, che rimette il buon umore alla prima forchettata. Vediamo come fare!
INGREDIENTI:
- 10 bistecche di polpa di vitello (circa 900 g)
- 2 carciofi
- 300 g cavolo nero
- 100 g pecorino
- 100 g speck affettato fine
- Sale, pepe, olio extra vergine di oliva
- Una noce di burro
- Un bicchiere di vino bianco
COMINCIAMO!
Prendere i carciofi e ripulirli dalle foglie esterne più dure. Tagliare a metà per rimuovere la barba interna. Rimuovere anche la parte superiore delle foglie, che è più coriacea, per conservare solamente il cuore. Tagliare il tutto a julienne finissima e sciacquare brevemente in acqua corrente.
In una padella versare un filo d’ olio, aggiungere i carciofi, sale, pepe e trifolare così a fiamma viva per una decina di minuti. Di tanto in tanto aggiungere un goccio di acqua per non far bruciare il fondo. Tenere da parte.
Lavare bene le foglie di cavolo nero e tagliarle sommariamente a tocchetti. Sbollentarle in acqua salata per cinque minuti, quindi scolare e tenere da parte.
Sul tavolo di lavoro, stendere un foglio di pellicola per alimenti abbastanza ampio (in caso, usare due fogli sovrapposti per ottenere una superficie maggiore). Stendervi sopra la metà delle fette di carne, sovrapponendole leggermente tra di loro e battere il tutto con l’aiuto di un batticarne per compattare bene il tutto e creare una specie di ‘’foglio di carne’’. Questo sarà la base dell’arrotolato.
Continuare a stratificare gli ingredienti così: sulla carne distribuire bene il cavolo nero sbollentato, mettere metà del pecorino ridotto in scaglie, coprire con l’altra metà delle fette di carne e battere ancora per uniformare.
Distribuire quindi i carciofi saltati, coprire con qualche fetta di speck (conservarne almeno la metà), spolverare con il rimanente formaggio pecorino in scaglie.
Condire con sale e pepe ed arrotolare il tutto su sé stesso, aiutandosi con la pellicola, per realizzare un rotolo ben stretto.
Rimuovere quindi la pellicola e avvolgere l’arrotolato nelle fette di speck che avete tenuto da parte, quindi legare ben saldamente con uno spago.
Prendere una teglia o una padella che possa andare anche in forno e scaldare a fuoco vivo il burro e un filo d’olio. Rosolare brevemente l’arrosto su tutti i lati per sigillare la carne: in questo modo i succhi non si disperderanno e l’arrosto sarà molto meno asciutto.
Sfumare col vino bianco, quindi trasferire in forno già caldo a 190 gradi e cuocere per circa 40 minuti (se l’avete, usate un termometro per misurare la temperatura interna, che dovrà essere sui 70-75 gradi.)
Una volta cotto, rimuovere lo spago e tagliare a fette dello spessore di un paio di centimetri e disporre su di un vassoio. Condire col fondo di cottura.
Le voilà!
CONSIGLI:
- Dosate bene il sale: in questa ricetta ho scelto di usare speck e pecorino, che sono due ingredienti già molto saporiti, che durante la cottura cederanno parte del loro sapore salato alla carne.
- Quando mettete il pecorino sulla carne, abbiate cura di rimanere distaccati dal bordo di un paio di centimetri, per evitare che questo fuoriesca durante la cottura.
- Un altro accorgimento è quello di legare ben stretta la carne con lo spago. Se non siete molto abili fate così: quando siete dal macellaio a comprare la carne, fatevi dare anche un pezzo di rete elastica, quella che si usa per gli insaccati. Usate questa al posto dello spago e mettetela attorno all’arrotolato come se fosse un calzino. La rete aderirà perfettamente alla carne e terrà unito l’arrosto per tutta la durata della cottura. Quando sarà pronto, vi basterà tagliarla con le forbici per rimuoverla facilmente, lasciando integra la carne!
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