QUANDO LA MODA DÀ VALORE AL TEMPO: it’s Couture baby!

Ho scelto di scrivere l’articolo sulla couture week accompagnata da un cappuccino maxi e da una brioches alla crema. Il motivo? Ho fame, ma c’è anche una ragione più filosofica: ovvero, non avete mai voglia di mettere in pausa la frenesia che ci circonda, per un singolo attimo di pace?

Un momento di tranquillità per assaporare ciò che stiamo vivendo: torno sulla metafora della mia colazione (che tanto metafora non è); durante la settimana considero colazione una tazzina di brodaglia scura ormai fredda ingoiata senza tanto entusiasmo, perché non c’è tempo, non c’è mai tempo di fermarsi; durante il weekend punto dritta al brunch o ai suoi derivati. La differenza? abissale e non solo perché ho lo stomaco pieno, perché mi sento più felice, più io.

Che il mondo viaggi ormai alla velocità della luce (si anche questa è una metafora) è un dato di fatto, facilmente riscontrabile in diversi ambiti e settori, dall’informazione alla cucina, dalla tecnologia alla moda.

Ed è proprio di moda che vogliamo parlare (surpise!), che sembra evolversi ad una velocità impossibile dall’avvento dei social network.
Dopo tutto la moda si evolve con la società: se noi corriamo a lei tocca prendere il treno.

Prendiamo ad esempio il calendario annuale delle fashion week ready to wear, che divise fra le 4 capitali della moda, riescono ad essere contemporaneamente un sogno ed un incubo: 10 show al giorno, per 7 giorni, su 4 capitali. Sì, ci sono i grandi nomi dell’industria, le modelle e abiti interessanti…ma stare al passo è veramente una sfida.

Alla frenesia del ready to wear, tuttavia sia aggiunge un momento di calma e bellezza, dove glamour, arte e teatralità s’incontrano per far letteralmente sognare lo spettatore: la settimana della moda Haute Couture. 1 location (Parigi) e una ventina di show al massimo: questa è pacchia!

Se il ready to wear cerca di attrarre l’attenzione delle masse cercando di anticipare/seguire i trend culturali per ottenere un miglior risultato commerciale, la moda couture si rivolge ad una nicchia così microscopica da renderla oltremodo esclusiva. E dove c’è spazio per esclusività arriva una maggiore dose di creatività e cura.
I dettagli si fanno così raffinati e maniacali, che sembra impossibile giudicarli a prima vista: sono capi che chiedono di farsi ammirare, con calma, senza fretta. Come un quadro in un museo…o la brioche di cui sopra.

[foto by Vogue.com : Chanel couture autunno 2018- Giambattista Valli couture autunno 2018-Ralph&Russo couture autunno 2018- Schiaparelli couture autunno 2018]

Ok, serve qualche esempio pratico, quindi diamo uno sguardo alle migliori collezioni couture autunno-inverno appena presentate a Parigi:

GIVENCHY

Elegante, lussuosa e indimenticabile: potrei usare altri 1000 aggettivi per descrivere questa seconda collezione couture della designer Clare Waight Keller. Con questa collezione, la designer ha voluto celebrare il fondatore della maison, Hubert Givenchy, morto lo scorso Febbraio:

“Avendolo incontrato, ed il fatto che è venuto a mancare pochi mesi fa, lo ha reso molto presente nella mia mente; ho percepito la sua eredità come un qualcosa che dovesse essere celebrato. Tutti conoscono il suo lavoro con Audrey Hepburn, ma meno si sa dei suoi mantelli o del taglio architettonico delle sue creazioni. E’ stato bellissimo poterlo scoprire e reinterpretare a mio modo”-Clare Waight Keller

VALENTINO

La scorsa stagione è stata standing ovation per Pier Paolo Piccioli e a questo giro poco è cambiato: un altro capolavoro, altra standing ovation del pubblico e addirittura lacrime da parte del fondatore Valentino Garavani, in prima fila come sempre. L’ispirazione questa volta ha molteplici spunti: ci sono i dipinti del ‘700, i film di Pasolini, la mitologia greca e Ziggy Stardust. Oh yes, da questo pazzo cocktail di stimoli nasce una collezione incredibilmente elegante e sublime.

“Con il ready-to-wear, la tua visone della bellezza è legata al tempo in cui vivi. La moda couture coinvolge invece una prospettiva più profonda e intima, che ti aiuta a andare oltre la tua stessa visione della bellezza.”- Pier Paolo Piccioli

Dai colori forti alle proporzioni eccentriche, non c’è nulla lasciato al caso. per noi è SI, SI E STRA SI.

IRIS VA HERPEN

E non è couture week senza la futuristica maestria di Iris Van Herpen. Per la collezione autunno-inverno la designer olandese sposa la concezione del “tempo che va rallentato” e con esso il movimento dei tessuti. Sembra un concetto troppo astratto e quasi scientifico per essere associato ad una sfilata, ma le creazioni di Iris Van Herpen non conoscono limiti: si ha sempre la percezione di osservare delle opere d’arte moderna, che portano con sé una miriade di misteri che aspettano di essere decifrati. 17 look presentati in tutta calma, scanditi da un’installazione artistica fatta di tubi di vetro appesi al soffitto, che la passaggio delle modelle si animano a mimare il movimento del volo. Dai cappotti in lana arricchiti da un fitto pattern di strisce di cuoio tagliate al laser, alle suggestive e fluide tuniche in organza giapponese, Iris Van Herpen torna a lasciarci senza parole e con la testa piena di suggestioni.

L’haute couture forse non avrà un grande mercato di riferimento, ma forse serve ad uno scopo più grande: ricordare a noi e all’industria che la moda può ancora essere arte.

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Stella

Editor-in-Chief

Credo tutto sia iniziato con la mia passione per la scrittura e la curiosità verso il mondo della moda. SUGAREAL è il risultato dell’incontro di queste due passioni (nonché una sorta di figlio per me). Quando non parlo di moda o delle (dis)avventure dell’essere mamma, mi perdo nella musica e nelle serie tv.

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