M I D O R I : il fascino dell’Oriente raccontato da un kimono

“La moda è un linguaggio istantaneo”
Miuccia Prada

Ma quanto è bella questa citazione? E non lo dico solo perché si tratta di Miuccia Prada. In questa frase è racchiuso un concetto spesso dimenticato, quando si parla di moda: la comunicazione. E’ facile, anzi facilissimo, pensare alla moda come ad un insieme di frivolezze senza significato, ma così facendo s’impone un “luogo comune” ad un settore che porta con sé una storia tanto ricca ed eterogenea, quanto quella dell’uomo. La stessa storia del costume dimostra come la moda abbia da sempre accompagnato l’uomo, descrivendo in maniera non verbale l’epoca, l’area geografica, la cultura e lo stato sociale in cui viveva.

Pensate alla ricchezza degli abiti ecclesiastici, celebrati all’ultimo Met Gala; pensate al calore e all’energia delle stampe africane o alla regalità dei sari indiani. Ci sono capi in grado di raccontare il fascino e la ricchezza di un popolo, con colori e decorazioni che sembrano fatte per essere ammirate su un piedistallo. Tuttavia non è per un manichino che sono stati pensati: per quanto incredibile possa sembrare, molti di questi abiti sono fatti per essere vissuti.

Stilisti internazionali non fanno che ispirarsi a questi gioielli storici per potergli dare nuova vita, una nuova forma, una nuova anima. Tuttavia a volte è bello non dimenticare il fascino dell’originale, perché anche quello può avere un posto nel mondo cosmopolita in cui viviamo.

[foto: Ruven Afanador; Bhumika Arora  per Vogue India, 2015]

E sapete chi mi ha ispirato questa riflessione? Marika Bianchini, una giovane ragazza bresciana che ha portato la propria passione per l’Oriente al livello successivo, creando MIDORI , il brand con il quale rivende meravigliosi kimono giapponesi originali.
(E quando dico meravigliosi intendo spettacolari dalla testa ai piedi!)

Ho approfittato di una bella giornata di sole per organizzare un pomeriggio fra donne all’insegna della moda, perché mi raccontasse com’è nata la sua avventura e soprattutto per poter scoprire tutto ciò che ignoravo sul mondo dei kimono. E quale modo migliore di rompere il ghiaccio, se non indossando proprio uno dei suoi kimono?

Allacciate le cinture, perché vi portiamo a fare un viaggio meraviglioso nel mondo di

M I D O R I

Stella: Di un capo così affascinate ed importante è impossibile non innamorarsi. Tuttavia voglio capire com’è nata la tua passione per i kimono: è stato un colpo di fulmine oppure un lento innamoramento?
Marika: Direi che è stato amore a prima vista. Fin da quando ero bambina ho sempre guardato ai Paesi orientali con occhi sognanti e il desiderio di viaggiare e conoscere l’Asia è cresciuto con me.
Così quattro anni fa, dopo la laurea, ho colto l’occasione per fare il mio primo viaggio intercontinentale alla volta del Giappone.
Appena arrivata sapevo già di non voler ripartire senza aver aggiunto un autentico kimono al mio guardaroba: a casa ne avevo già uno nero, in tinta unita con degli origami blu, che indossavo spesso mixandolo ai miei look. Quindi volevo semplicemente acquistarne altri per me, ma non mi sarei mai aspettata di innamorarmi così profondamente di quelli che considero dei veri e propri tesori.

Stella: Ed è letteralmente di veri tesori che parliamo, originali al 100%: infatti, i kimono che presenti sono autentici in tutto e per tutto, dai materiali alle decorazioni. Ma quali sono gli elementi che rendono autentico un kimono?

Marika: Un kimono originale è facilmente riconoscibile; si parte dal tessuto, che nella maggior parte dei casi è vera seta, anche se esistono varianti in cotone, satin e lana. A mio avviso, è il taglio del kimono ad essere rivelatore: la forma è praticamente la medesima, sono le stoffe e le decorazioni a cambiare.

Marika: La qualità della manifattura, delle cuciture a mano ed il taglio rettangolare delle maniche sono ulteriori segnali, ma ci sarebbero un’infinità di elementi che si possono analizzare volendo. Quello che risulta ovvio è l’abisso che c’è tra i kimono originali e la marea di kimono industriali che vengono prodotti oggigiorno nelle catene fast fashion.

Stella: Nella fase di selezione dei kimono ti affidi solo al tuo gusto personale oppure hai una strategia diversa?

Marika: quando seleziono un kimono mi baso sul mio gusto personale, senza però dimenticare alcuni fattori determinati come il gusto della mia clientela, ma anche pattern e colori che vanno particolarmente di moda. Il tutto ovviamente tenendo in considerazione anche delle logiche economiche.

Stella: Not a costume. Il kimono è capo simbolo della cultura giapponese, che forse va oltre il concetto stesso di “costume”. E’ un capo così complesso e meraviglioso, che sono certa porti con sé un’infinità di segreti. Puoi svelarcene qualcuno? Qual è l’aneddoto che ti ha colpito maggiormente?

Marika: Il mondo dei costumi giapponesi riserva così tante sorprese, che sono certa di non averle scoperte tutte neanche io!
La cultura del Sol Levante è tanto straordinaria quanto vasta, ma soprattutto piena di regole. Giusto per citarti qualcosa, mi ha sicuramente appassionato studiare i dettami del vestiario: considera che in base al colore, lunghezza e decorazioni di un kimono si può capire molto della persona che lo indossa. Ad esempio, una donna nubile indossa kimono molto appariscenti e colorati, con maniche più lunghe rispetto a quelli di una donna sposata, che invece deve prediligere kimono dai colori più sobri.

Marika: Sono poi rimasta colpita dal mondo dei kamon, gli stemmi che rappresentano la famiglia del proprietario del kimono; vengono cuciti sulla stoffa e ne esistono tantissimi, tutti diversi.
E parlando di decorazioni, come puoi vedere, i kimono presentano una ricca decorazione anche nella fodera interna: questo perché nella cultura giapponese si pensa che le cose belle e preziose debbano restare vicine al cuore. Esistono decorazioni che vanno indossate solo in una certa stagione dell’ anno, mentre i pattern geometrici, quando sono presenti , hanno sempre un proprio significato.

Un’altra curiosità riguarda invece le maniche dei kimono, che risultano tagliate internamente, perché fungono da piccola tasca. In passato le usavano per nascondere il ventaglio e piccoli oggetti, mentre io le uso tutt’oggi per infilarci il cellulare o il rossetto, pazzesco!

Stella: I tuoi kimono fanno da protagonisti in servizi fotografici di moda e la gente ne resta affascinata quando li può toccare con mano : la risposta del pubblico è stata sempre così positiva sin dall’inizio?

Marika: Come dicevo, tutto è partito da un viaggio in Giappone, dal quale sono tornata piena di entusiasmo e con una valigia piena di kimono, senza avere le idee chiare su cosa farne. L’unica cosa era certa era che non avrei potuto tenerli tutti, così ho iniziato a metterne in vendita qualcuno, seppur con qualche riserva: ai miei occhi i kimono che avevo reperito erano stupendi ed indossabili anche nella vita di tutti i giorni, ma non ero sicura se anche gli altri li avrebbero visti e percepiti allo stesso modo. Ogni dubbio è svanito appena ho ricevuto le prime impressioni dai clienti: erano entusiasti ed affascinanti tanto quanto me! Alla soddisfazione si è quindi aggiunta la spinta a continuare ad ampliare la mia collezione: ho fatto tesoro di alcuni contatti ottenuti mentre ero in Giappone e grazie a loro ho potuto dar vita a Midori.

Stella: Se guardo a me stessa posso dirti che mi sono letteralmente innamorata del kimono che sto indossando: è un capo pieno di carattere e può dare quel tocco di originalità al mio guardaroba. Ora, io sono io, ma quali sono le più comuni “first impressions” di chi ammira un vero kimono dal vivo? Hai una clientela “tipo”?

Marika: I miei kimono sono tutti pezzi originali, risalenti in media agli anni ’60 -’70 e in ottime condizioni, perché seleziono quelli mai indossati. Quindi si tratta principalmente di pezzi unici cuciti a mano, inoltre il 90% di quelli che propongo sono in seta. Di fronte a ciò, la prima reazione è sempre di stupore e meraviglia, dopodiché c’è uno spartiacque: chi continua entusiasta, prova diversi modelli e poi acquista, e chi invece nonostante sia rimasto colpito e lo vorrebbe, lo percepisce come un capo eccentrico che non riesce ad immaginare nella propria quotidianità.
Direi quindi che i miei clienti tipo sono in definitiva donne o uomini molto decisi, appassionati di moda e di vintage, persone ben consapevoli di come valorizzare un kimono con il giusto outfit.

Stella: Immagino che la frase che senti più frequentemente sia, “Bello, ma come lo indosso?” . In realtà questi gioielli di sartoria possono adattarsi senza sforzo alla vita di tutti i giorni, seguendoti nell’arco dell’intera giornata fino a sera, con un semplice cambio di accessori: il famoso stile “9 am to 5 pm”. Tu come preferisci indossarli?

Marika: Come dici anche tu, il kimono è un capo versatile che può trovare spazio nella quotidianità. Personalmente lo prediligo con un outfit casual: un paio di jeans, sneakers, un top e qualche accessorio, come una collana oppure un cappello. Mi capita di indossarlo anche la sera per l’aperitivo o durante qualche inaugurazione dopo l’orario di lavoro: mi basta semplicemente sostituire le sneakers con un paio di tacchi alti. È perfetto anche in situazioni più eleganti come una cerimonia o una cena romantica , indossato sopra un tubino o sottoveste, oppure con un paio di pantaloni palazzo. Quello che ci tengo a sottolineare è che il kimono è un evergreen: vale la pena investire in un capo così prezioso perché dura tutta una vita, ma soprattutto non sarà mai fuori moda.

Stella: Non potrei essere più d’accordo. Passando ad altro aspetto pratico, dove si possono acquistare i tuoi kimono?

Marika: MIDORI é nata come vendita online, che porto avanti con buoni risultati su Depop (@mkorigami) . Per chi preferisce invece un contatto più diretto, basta sapere che partecipo a quasi tutte le edizioni del Wunder Market a Milano. Su instagram (@midorikimono) invece trovate sempre i nuovi arrivi e le ultime news!

Un capo importante, che porta con sé i valori di una cultura antichissima e che senza sforzo riesce ad arricchirsi anche della vostra storia.

Non so voi, ma grazie a MIDORI non guarderò più un kimono con gli occhi del “turista”: opterò per gli occhi di un sognatore, che non pone limiti alla fantasia, perché nella moda come nella vita si vola alto quando non si pongono barriere.

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Stella

Editor-in-Chief

Credo tutto sia iniziato con la mia passione per la scrittura e la curiosità verso il mondo della moda. SUGAREAL è il risultato dell’incontro di queste due passioni (nonché una sorta di figlio per me). Quando non parlo di moda o delle (dis)avventure dell’essere mamma, mi perdo nella musica e nelle serie tv.

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