A chi piace il lunedì? Su non siate timidi, alzate pure la mano…no, davvero potete alzare la mano. Nessuno? Ok.
Riformulo la domanda: a chi piace il primo lunedì di Maggio? A tutti gli amanti della moda obviously!!
The first Monday of May = Met Gala, l’evento mondano più atteso dell’anno (sorry Oscars), che inaugura ogni nuova mostra del dipartimento moda (Costume Institute) del Metropolitan Museum di New York.
“Eh, ma cos’avrebbe di così speciale sto Met Gala?”
Vi sento scettici!
Il fascino del Met gala sta nell’originalità del suo dress code, che cambia ogni anno per seguire il tema della nuova esposizione.
Sì, in parole povere è un grande e sfarzoso ballo in maschera (per di più accessibile a pochi eletti)…ma a chi non piace sognare per una sera?
Come vi abbiamo anticipato, il titolo della nuova mostra del Costume Institute è “Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination”, un viaggio tra sacro & profano per mettere in luce come la moda si sia ispirata nel tempo all’iconografia religiosa.
La mostra, aperta al pubblico dal 10 Maggio al 8 Ottobre 2018, presenterà preziosi capi ecclesiastici resi disponibili dal Vaticano, manufatti di arte religiosa della collezione del Met e più di 150 creazioni di stilisti che hanno reso omaggio al cattolicesimo. Se avete in programma un viaggio a New York nei prossimi mesi, vi consiglio di aggiungere questa mostra alla lista delle cose da fare.
[pictures from: www.forbes.com]
A promuovere la mostra ed il gala in prima persona, come sempre troviamo Anna Wintour, capo redattrice di Vogue America e membro onorario del Costume Institute, che per quest’anno sceglie come co-host dell’evento Donatella Versace (nb: Versace è anche sponsor della mostra di quest’anno), Amal Clooney e Rihanna.
Quindi la mostra promette visioni paradisiache…e il red carpet del gala? Cosa avranno scelto di indossare gli invitati al gala, per rispettare ed onorare il tema della mostra?
Premessa: storia vuole che ogni anno quasi l’80% degli invitati non rispetti nemmeno lontanamente il tema della serata.
Perché? Beh i costosi biglietti per il Met gala spesso vengono comprati direttamente dalle case di moda, che a loro volta decidono di invitare e vestire un determinata celebrity. In base al tempo/voglia/budget a disposizione, i designer decidono se realizzare dei capi su misura per l’evento oppure se far indossare abiti già presentati in passerella ( a mo’ di pubblicità).
Il dress code di quest’anno sicuramente non è dei più facili, ma è anche vero che quando si parla di cristianesimo ci sono almeno due millenni di storia e immagini da cui trarre ispirazione (anche se il rischio che finisca tutto in un grande parata carnevalesca è alto).
Quindi com’è andata quest’anno?
Discretamente.
C’è chi ha sposato il tema in maniera letterale vestendo re-interpretazioni di abiti ecclesiastici, chi ha voluto vestire i panni di icone sacre e chi ha letteralmente indossato capolavori dell’arte religiosa.
Intricati cappelli, corone, tiare e aureole sono state il leitmotiv della serata, insieme all’oro, di cui si sono colorati tessuti, maglie metalliche e gioielli. E sì, c’è anche chi è riuscito a sfiorare il ridicolo con la propria audacia.
Ma al Met Gala tutto è concesso pur di apparire no?

Niente più attese, armiamoci di pop corn e vediamo il meglio (e peggio) dal red carpet del MET Gala 2018:
THE ICONS
Hanno sposato a pieno il tema proponendo una moderna re-interpretazione di icone sacre; nessun dettaglio lasciato è stato lasciato al caso e in molti casi il risultato è stato sorprendente.
Rihanna in Maison Margiela by John Galliano
ispirazione: “il Papa”
Zendaya in custom Atelier Versace
ispirazione: “Giovanna D’Arco”
Ariana Grande in custom Vera Wang
ispirazione: “Il giudizio universale di Michelangelo” dalla cappella Sistina
Blake Lively in custom Atelier Versace
ispirazione: statua “Bambino Gesù di Praga”
Kate Bosworth in custom Oscar de la Renta
ispirazione: quadro “Maria con bambino e angeli cantanti” di Botticelli
Lily Collins in Givenchy
ispirazione: la Madonna Addolorata (Our Lady of sorrows)
THE MESSAGE
Si sa che la moda è una modalità di comunicazione quasi istantanea e queste donne hanno voluto cogliere l’occasione di dire la propria.
#Respect
Amal Clooney in custom Richard Quinn (miglior designer all’ultima London fashion Week)
messaggio: il corsetto corredato di strascico vuole riprendere invece la bellezza delle artistiche vetrate delle chiese, ma i pantaloni vogliono simboleggiare la legittimazione del potere femminile e la religione moderna. Un richiamo alla forte oppressione che le donne hanno vissuto nella storia.
Lena Waithe in Carolina Herrera
messaggio: un tailleur corredato da un importante mantello, ovvero la bandiera dell’orgoglio LGBTQ come simbolo di inclusione.
HOLY COLOR: GOLD
Uno dei colori più preziosi dell’arte cristiana è sicuramente l’oro queste celebrity hanno pensato bene di indossarlo in tutta la sua bellezza.
Kim Kardashian West in Atelier Versace
curiosità: l’abito è interamente realizzato in maglia metallica! #ClassicVersace
Sarah Jessica Parker in Dolce & Gabbana
curiosità: quella che vedete sulla testa è una riproduzione di un baldacchino siciliano che rappresenta la natività. Too much?
ARIA DI SANTITA’
Aureole, veli, crocifissi…e strascichi?
Rosie Huntington-Whiteley in Ralph Lauren
Diane Kruger in Prabal Gurung
Janelle Monáe in Marc Jacobs
Priyanka Chopra in Ralph Lauren
Rita Ora in Prada
Solange in Iris Van Herpen
MODESTIA…A PARTE
Per alcune persone la teatralità è tutto: LETTERALMENTE.
Katy Perry in custom Atelier Versace
curiosità: intervistata sul red carpet da Vogue, Katy Perry ha affermato di aver chiesto a Donatella (Versace) di mettere un po’ più di pepe ai look che le aveva proposto per il Gala. Immagino che quelle gigantesche ali d’angelo siano la risposta alle sue preghiere.
Madonna in Jean Paul Gaultier
curiosità: mi permetto di citare il commento della giornalista di moda Vanessa Friedman (NY Times) a questo ensambe “Madonna, who seemed to have gone from like a virgin to like a Sicilian widow in black Jean Paul Gaultier”
Cardi B in Moschino
curiosità: alzi la mano chi ha pensato come me “ Ma è un Dolce & Gabbana, guys!!”
QUELLI DEL “AH… MA, ERA A TEMA?”
La famosa e rinomata categoria che (non) può mancare al Met Gala: questo è territorio dell’imprevedibile. Ci si trovano abiti chic ed eleganti, che solo in questa serata riescono a risultare noiosi…
…E poi ci sono loro, gli incompresi.
Abiti insignificanti per la serata e poco emozionanti in generale: ci avete provato ragazze…MA PER NOI E’ NO!
Kylie Jenner in Alexander Wang
Bella Hadid in Chrome Hearts
Kendall Jenner in OFF-White
Nota di merito a Selena Gomez, che sceglie di affossare un etereo abito Coach con svariate bombolette di autoabbronzante (ahhh i falsi miti sull’abbronzatura).
Tra santi e peccatori, il red carpet del Met Gala 2018 è riuscito a non deludere del tutto le aspettative: thanks for the show everybody!