Limone duro.
Sono di strutto.
Giovedì gnocchi.
Tonno subito.
E mo so’ cozze.
No, non ho fatto colazione con il gin: sto solo scegliendo la mia t-shirt targata Mani in Pasta, il rivoluzionario brand di food design che ha saputo trasformare la cucina italiana e le ricette della nonna in un simpatico e goloso cult tutto da indossare. (Non a caso la nostra Phranci ha inserito Mani in Pasta tra i nostri Best Online Shops!)
Di loro hanno parlato Elle Decor, Vogue, Il Gambero Rosso, Corriere della Sera, Vanity Fair, Il Sole 24 ore e molti altri, ma se ci aggiungo anche il selfie con lo chef Carlo Cracco facciamo pure tombola.
Ma chi c’è dietro Mani in Pasta?
Nessuna tavolata di business managers, “solo” un fantastico duo Made in Italy tutto al femminile: Elisa Sartor e Valentina Toscano. Insieme hanno dato vita ad un progetto che va oltre il lato commerciale, ma che può essere considerato un vero e proprio manifesto culturale.
Potete capire come ho reagito quando Phranci mi ha chiamato un sera per dirmi:
“Stella siediti. Le ragazze di Mani in Pasta ci hanno appena invitato a fare da reporter per un loro evento a Lisbona, in collaborazione con Laura Baresi Knit Design! Che dici, andiamo?”
Sì, stavo già facendo i bagagli ancor prima di chiudere la telefonata.
Così il 25 novembre ci siamo messe in viaggio alla volta del Portogallo con un piano ben definito in mente: conoscere da vicino il mondo di Mani in Pasta, documentare live il loro evento “Open Studio Salitre”, ingozzarci di Pastéis de nata e scattare qualche ricordo della bellissima Lisbona. Divertimento assicurato, relax non pervenuto, ma ci piace così.
Partecipare all’ “Open Studio Salitre 106” ci ha letteralmente permesso di vistare la casa di Mani in Pasta: un suggestivo palazzo storico nel cuore di Lisbona, in cui si percepisce un’incredibile energia creativa, grazie ai diversi artisti che hanno fatto dell’atelier Salitre il proprio studio, la propria casa.
E’ qui che vediamo Elisa e Valentina immerse in un mondo fatto di timbri artigianali, buona cucina e costellato dagli innumerevoli sorrisi soddisfatti delle persone, che con emozione sfoggiano la propria borsa o t-shirt personalizzata.
Da qui è iniziata la nostra intervista…
Stella: La prima è una domanda di rito: com’è iniziata l’avventura di Mani In Pasta?
Valentina: Mani in Pasta nasce quasi per gioco nel 2015, originariamente come associazione culturale fondata da 4 amici, ragazzi italiani con diversa formazione professionale che si erano trovati per caso a Lisbona: c’è il professore di italiano/attore, un’igienista dentale e due architette, ovvero io ed Elisa. Avevamo background differenti, ma l’obiettivo era comune, ovvero divulgare la tradizione culinaria italiana in maniera creativa, fresca e contemporanea.
Abbiamo iniziato ad organizzare con cadenza mensile degli eventi in giro per la città di Lisbona, delle food experience in luoghi non convenzionali e sempre diversi, che avessero comunque un legame con il cibo. I format erano principalmente due: l’aperitivo con performance live dedicate alla scoperta di un determinata ricetta o prodotto della cucina italiana, oppure la cena, dove ogni volta presentavamo un diverso tipo di pasta fresca. Ci prendevamo cura di ogni aspetto, ogni cosa era fatta a mano e cucinata da noi.
Stella: Com’è avvenuta la transizione da associazione culturale a brand di Food Design? Qual è stata la prima frase stampata e come ha reagito il pubblico?
Elisa: Essendo architette, Valentina ed io ci siamo sempre occupate della parte grafica e dell’allestimento degli eventi, fin dai tempi dell’associazione. Dopo qualche mese abbiamo iniziato a pensare alla progettazione di un gadget, che permettesse alle persone d’indossare i propri piatti preferiti. E’ stata in questa fase che l’associazione Mani in Pasta ha lasciato il posto al brand di food design che oggi portiamo avanti Valentina ed io. Abbiamo cominciato creando il nostro alfabeto di timbri in legno e poi abbiamo iniziato a stampare prima su borse in tela, poi su t-shirt, le risposte al quesito “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”, che è poi diventato il nome della nostra collezione di stampe.
La risposta del pubblico è stata estremamente positiva: l’idea di indossare il proprio cibo preferito è piaciuta non solo agli italiani, ma anche ai portoghesi…e da qui è scoppiata febbre dell’oro, perché tutti volevano acquistare ed indossare le nostre borse!
Valentina: Le prime borse che abbiamo stampato per noi stesse erano “Giovedì gnocchi” per Elisa e “Pane, Olio e Pomodoro” per me. Ricordo ancora il primo servizio fotografico che abbiamo realizzato per le strade di Lisbona con le nostre primissime creazioni: la gente ci fermava affascinata dalle stampe, ci face i complimenti, voleva sapere di più ed acquistare tutto all’istante!
“La risposta del pubblico è stata estremamente positiva: l’idea di indossare il proprio cibo preferito è piaciuta non solo agli italiani, ma anche ai portoghesi…e da qui è scoppiata febbre dell’oro, perché tutti volevano acquistare ed indossare le nostre borse!”
Stella: Ragazze mi avete fatto venire l’acquolina in bocca, ma prima di pensare al mio stomaco c’è un altro aspetto che mi colpisce del vostro progetto: il modo in cui lavorate insieme. L’unione fa la forza: siete sicuramente un super duo di donne con la D maiuscola. Da imprenditrici ed artiste, quali difficoltà avete affrontato per affermarvi nel vostro campo? Quali sono state invece le più grandi soddisfazioni che avete ottenuto con il vostro lavoro?
Elisa: La sfida più grande è stata sicuramente quella di partire da zero, senza capitale e senza investitori: eravamo sole. Tuttavia abbiamo lavorato sodo ogni giorno per conquistarci pian piano il nostro spazio nel mondo, abbiamo lottato contro i mulini a vento della burocrazia, immancabili quando si inizia un’attività d’impresa. Grandi sacrifici a cui corrispondono, per fortuna grandi soddisfazioni: l’amore ed il sostegno dei nostri clienti, che sempre più assomigliano a dei fan, è un qualcosa di impagabile. Ci da forza ogni giorno!
Valentina: E’ assolutamente vero! Per noi è un piacere riuscire a divertire il nostro pubblico facendogli anche venire l’acquolina in bocca con una semplice frase stampata!
Stella: Due italiane all’estero. Avete scelto una nuova casa, Lisbona per Elisa,Barcellona per Valentina, ma si sente che il cuore è ancora italiano. Non a caso quasi la totalità delle vostre stampe è in italiano. Quanto è importante per voi promuovere la cultura Italiana all’estero?
Elisa: E’ vero abbiamo scelto una casa diversa, Lisbona per me, Barcellona per Valentina ma la nostra italianità resta. Il progetto Mani in Pasta è nato anche in risposta ad un nostro sentimento di nostalgia per la cucina della mamma, le ricette della nonna. Ci siamo rese conto che di quanto fosse importante divulgare il patrimonio della nostra terra affinché non andasse perduto. Mani In Pasta è parte della nostra identità ed è davvero bellissimo poterla condividere con persone di altri Paesi: lo vedo come uno scambio culturale costruttivo.
Valentina: Spesso i canali di promozione utilizzati dalla istituzioni risultano formali e rigidi, quindi la nostra sfida e obiettivo principale è sempre stato quello di provare a trasmettere il patrimonio della gastronomia italiana in una formula che fosse allo stesso tempo giovane, accattivante e contemporanea. Il pubblico ha reagito bene ai nostri sforzi e così anche le istituzioni, come il Consolato italiano a Barcellona e l’Ambasciata italiana a Madrid, che insieme hanno dato vita ad un bellissimo progetto dal nome ITmakES.
ITmakES è un progetto che ambisce a mettere in relazione tutti i creativi italiani presenti in Spagna, per portare alla luce il nuovo Made in Italy, che va oltre i confini nazionali.
Per noi è stato un onore poter collaborare con queste istituzioni italo – spagnole nell’ambito di ITmakES: insieme abbiamo organizzato una serie di eventi in occasione della 2^ edizione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo.
Stella: Tutto questo vi fa davvero onore, siete partite da un idea semplice e l’avete trasformata in un manifesto culturale. Permettetemi di tornare al food design, il cuore del vostro brand: le vostre stampe celebrano con ironia la cucina italiana, che spesso si prende fin troppo sul serio. Tuttavia questa stessa ironia vi ha permesso di entrare in contatto con alcuni personaggi vip della cucina italiana: com’è stato?
Valentina: Grazie agli eventi per la 2^ edizione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, abbiamo potuto fare la conoscenza di alcuni personaggi di tutto rispetto : il pianista Stefano Bollani e lo chef Carlo Cracco. Ovviamente non ci siamo fatte sfuggire l’occasione di strappare loro un sorriso omaggiandoli con delle stampe personalizzare: per Bollani la t-shirt “Mangia piano”, mentre per Cracco abbiamo optato per “Uovo Sapiens Sapiens ” e “Eggs-ellent!” in onore delle sue famosissime ricette a base d’uovo.
Altra conquista di cui andiamo orgogliose è la simpatica borsa che abbiamo stampato per l’attrice Edwige Fenech, che vive a Lisbona: “Fenech-branca” !
Elisa: Penso sia abbastanza evidente che ci piace non prenderci troppo sul serio e il nostro progetto riflette tutto questo, per questo riusciamo a divertirci e far divertire gli altri. Quando ci siamo trovate a dover invitare un vip della cucina italiana per un nostro evento dal nome Forchetta Pop, la scelta unanime è caduta su Chef Rubio: il suo personaggio, la sua cucina e carisma riflettevano a pieno la nostra filosofia.
Per quell’occasione lo chef ha insegnato al pubblico portoghese come impastare la Pasta alla Mugnaia, una storica ricetta abruzzese: c’erano circa 50-60 persone che impastavano contemporaneamente seguendo i suoi insegnamenti e lo chef è stato in grado non solo di tenere le redini della situazione, ma anche di creare un’atmosfera piacevole ed informale. A fine evento è stato bellissimo vederlo soffermarsi a parlare con le persone del posto che erano accorse per vederlo in azione.
Dopo tutto quel lavoro non potevano che regalagli una t-shirt con scritto “Sono di Strutto”!

Stella: Non è buona educazione, ma se potessi sbirciare la vostra agenda per il 2018 cosa troverei? Quali sono i prossimi progetti di Mani In Pasta?
Valentina: Sicuramente il focus è sulla gamma di prodotti Mani In Pasta, che vorremmo ampliare introducendo cose nuove. In primis ci piacerebbe lanciare una linea per bambini, stampando t-shirt e body per i più piccoli.
Visto poi il successo del telo mare lanciato quest’estate, un aspetto importante che vorremmo sviluppare è quello di un co-branding con aziende nel settore tessile portoghese, per realizzare così altri prodotti 100% fatti a mano.

Elisa: In termini di eventi stiamo lavorando ad un tour di Food Printing in diverse città italiane: oltre a scatenare i nostri timbri per fare stampe personalizzate dal vivo, ci piacerebbe proporre anche dei workshop per coinvolgere e divertire anche i più piccoli.
Attualmente abbiamo degli inviti per le città di Torino, Genova e Roma.
Per quanto riguarda invece le collaborazioni sugli eventi, devo dire che ci è piaciuto tantissimo collaborare con Laura Baresi nell’ambito dell’evento Design in Corso a Brescia: pur rappresentando mondi diversi come il knit design e il food design, è stato bello vedere come le nostre due realtà entravano in sinergia arricchendosi a vicenda. Ricordo che per l’occasione Laura aveva creato delle caramelle all’uncinetto, ribattezzate Cason-Candy, perché ispirate alla forma dei casoncelli bresciani. Ci piacerebbe replicare l’esperienza con altri artisti, creativi , illustratori e perché no, anche musicisti!
Insomma una volta conosciuta Mani In Pasta te ne innamori per sempre!
Per stare al passo con gli innumerevoli eventi di Elisa e Valentina vi basta di seguire Mani in Pasta su Facebook e Instagram. Per scegliere quale simpatica (e golosa) frase meglio descrive le vostre abitudini culinarie, oltre a farvi gli auguri ( io le voglio tutteee !!) vi consiglio di dare un’occhiata al loro shop online !