Storia di un Principe che aveva del tempo da perdere…
Amo il cibo, cucino ogni giorno sia per lavoro che per passione. Cucino tantissimo, tanto che i dietologi di mezza provincia mi mandano i fiori al mio compleanno come ringraziamento.
Avendo dato fondo alla mia dispensa, mi perdo in internet a guardare immagini di cibo e blog di aitanti pasticceri da ogni parte del globo, fantasticando su cosa potrei realizzare la prossima volta con la mia fidata compagna di impasti, Big Berta. Finché non mi imbatto nel nuovo “trend” del momento.
Dopo che le menti eccelse dell’universo ci hanno convinti che “non si può vivere se non si ha mai provato la Raindrop cake”, dopo che “non sei nessuno se non hai in freezer almeno un paio di Rainbow cakes“, dopo che stamattina un frappuccino, a pranzo un macaron e adesso… non ci vedo più dal disagio, ecco spuntare il LATTE DI UNICORNO!!
Ma che roba è? Stando a quanto si vede su Instagram, Tumblr e Flickr (seriamente, c’è ancora qualcuno che lo usa?), il Latte di Unicorno si presenta come una tazza trasparente con dentro un liquido azzurrino…che ricorda moltissimo il bicchiere in cui da piccolo risciacquavo i pennelli sporchi di tempera. Tempera, non tempura.
Ma se è azzurro, perché latte di unicorno? Perché non l’hanno chiamato il latte del Grande Puffo? … ah, ecco perché…
Proseguo coraggioso con la ricerca di informazioni. Stando a quanto raccontano i siti più illustri, il Latte di Unicorno, all’anagrafe #UnicornLatte, è una prodigiosa bevanda, ambrosia di tutti gli hipster, che garantisce, testuale, ”Lo sballo più potente senza fare uso di droghe”. Occhei…
Quindi l’elisir miracoloso è una miscela color Dixan liquido lavatrice che non sbianca le lenzuola, ma promette benefici al corpo, promuove il benessere e, attenti tutti, schiarisce la mente. Ideale a qualunque ora del giorno, specialmente prima di una seduta di yoga.
L’idea è nata al The End (di nome e di fatto?), un locale trendy di Brooklyn dove il ”piatto” forte sono dei beveroni di dubbio gusto, che sanno fare prodigi che neanche Wanna Marchi. Sembra però che in quel di Brooklyn lo UnicornLatte spopoli alla grande, tanto che in un’intervista un barista ha dichiarato di averne fatti addirittura venti in un giorno. Venti. Come i cappuccini che fa il bar del mio benzinaio in un quarto d’ora alle sei emmezza la mattina.
La ricetta per tre tazze emmezza prevede l’uso di un secchio di ingredienti (?!?) costosi e di difficile reperibilità, che per fortuna vanno mescolati nel frullatore e non nel Santo Graal.
Consultandomi col mio erborista preferito (<3), ho analizzato la formula miracolosa un ingrediente alla volta…e questo è ciò che ne è uscito:
1+1/2 TAZZA DI ANACARDI LASCIATI A MOLLO IN ACQUA PER 4 ORE. Senza sapere se l’acqua va lasciata oppure no. Gli anacardi sono frutta a guscio, perciò molto ricchi di sali minerali, proteine, oli e di tutti i sani elementi che questi contengono, come per esempio vitamine liposolubili (A,D,E,F), omega 3,6 che sono antitumorali perché combattono i radicali liberi etc… Tralasciando che qua in Italia gli anacardi non sono così comuni da trovare, per gli stessi benefici si possono utilizzare le più comuni mandorle o nocciole.
…OPPURE UGUALE QUANTITA’ DI LATTE DI COCCO, il qual invece è diventato più arrivabile, grazie alla sezione Etnico&Esotico del supermercato. Ovviamente però stiamo parlando di una bevanda magica e sanissima, quindi immagino che servirà latte di cocco ultra-vergine pestato a mano da Louboutin e filtrato dai capelli di una dea…
3+1/2 TAZZE DI ACQUA A BASSO CONTENUTO MINERALE. Ah. Si crea una bevanda con un apporto di minerali da paura…ma è preferibile usare acqua con pochi minerali. Piovana, forse. Meglio se è rugiada. Il motivo? Magia! Forse per rispettare il ciclo della Natura, perché si sa che gli unicorni bevono solo acqua leggera…
UN BACCELLO DI VANIGLIA PRIVATO DEI SEMI. Pensa che scemi io e tutti gli altri pasticceri del mondo che invece usiamo solo i semi, la parte nobile del baccello. Non si capisce però se serva un baccello senza semi o dei semi senza baccello. Baccello per le fibre? Semi per l’aroma? Poco importa, tanto va tutto macinato…
50 ML SUCCO DI ZENZERO perchè nel 2017 se non è zenzero non è niente. Lo zenzero fa figo, così come la curcuma, il goji e il caffè verde. Ma secondo me anche la mortadella ha il suo perchè…
50 ML SUCCO DI LIMONE che in questo cocktail micidiale dà quel non so ché di rigurgito. Però è pieno di vitamine, quindi fa sempre chic.
1 CUCCHIAIO DI ESTRATTO DI SPIRULINA ma non una spirulina qualunque, la varietà Blue Majik. Così reperibile che non sapevo neanche esistesse. Quest’alga, che in realtà non è nemmeno un’alga ma è un’accozzaglia di batteri (cyanobacteria), serve per aggiungere i sali minerali che nella rugiada mancano e sopra ogni altra cosa per far diventare il tutto di un bel color azzurrino. Altrimenti se si usa la spirulina normale, la bevanda diventerebbe di un bel verde cimice (che ricorda molto l’acquetta che perdono i cassonetti d’estate).
1 CUCCHIAIO DI POLVERE DI MACA che è una sorta di ravanello sudamericano, la vera chiave del Latte di Unicorno. La maca è essenzialmente adattogena, il che significa che nell’organismo fa un po’ di tutto e dà benessere generale, contiene carboidrati, proteine, minerali, vitamine ed è un potente afrodisiaco. Insomma aumenta la voglia di fare all’amore e se vogliamo questo è un motivo abbastanza convincente per far ingurgitare ai più un bicchiere di brodaglia cianotica.
3 DATTERI DI MEDJOUL che sono quelli grossi grossi, polposi e saporiti. Probabilmente il dattero qui ha la funzione di aumentare la capacità nutritiva del Latte di Unicorno, rendendo giustificata l’azione corroborante. Volendo si possono sostituire con egual quantità di miele.
CONFETTI COLORATI PER DECORARE. Eh eh, ci voleva proprio qualcosa che desse l’effetto arcobaleno, se no che unicorno sarebbe!? Ricordate però, che secondo la leggenda agli unicorni gli arcobaleni escano dal…
Insomma, cosa si nasconde dietro al Latte di Unicorno? Tanto marketing ben confezionato per far spopolare la solita americanata. E’ stato fatto lo stesso anche con le Kardashian, Justin Bieber, McDonald’s, Twilight e le 50 Sfumature. Tanto fumo e niente unicorno. Il mio consiglio è quello di non diventar pazzi a preparare questa “bevanda” nella speranza che cambi le vostre esistenze. Secondo me è meglio approfittare di ciò che il vostro territorio offre, senza scalare le Ande per cercar quella dannata radice o usare polvere di batteri per far diventare il latte azzurro ad ogni costo. Usate le arance!! OISTNB! Nutrizionalmente potreste avere gli stessi effetti benefici con una bella spremuta fresca, un pompelmo cosparso di zucchero e una manciata di mandorle. E per compensare l’effetto afrodisiaco vi lascio con una bella immagine di Ricky Martin mezzo nudo, che non guasta mai. La Copa de la Vida è servita!
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